Interventi di chirurgia veterinaria a Milano

Contatti

Presso il nostro ambulatorio veterinario di Milano si eseguono interventi chirurgici su animali domestici ed esotici. In questa sezione puoi trovare informazioni sulle operazioni che eseguiamo e sui professionisti ai quali ci affidiamo in questo settore.

Interventi chirurgici all'anca
  • specialista in chirurgia veterinaria

    Slide title

    Write your caption here
    Button

Chirurgia generale: Dott.ssa Maria Pina Mura


Dal 2008 al 2010 durante gli studi universitari inizia ad interessarsi di chirurgia dei piccoli animali frequentando il dipartimento di clinica chirurgica dell’università di Sassari con internato in chirurgia dei tessuti molli ed anestesiologia.

Ad aprile del 2010 si laurea presso la facoltà di medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari a pieni voti con tesi di laurea in Anestesiologia – Valutazione dello “ sparring effect” del sevofluorano e nell’analgesia post-operatoria con utilizzo della lidocaina CRI nel cane in anestesia generale. (in collaborazione col Prof. Driessen B. dell’università della Pennsylvania).


Dal settembre del 2010 sino ad ottobre 2011 frequenta il Tirocinio teorico pratico di medicina interna, chirurgia e practice management presso Ospedale Veterinario Cuneese. Dal 2010 ad oggi ha frequentato numerosi corsi e congressi nei campi di interesse. 



Dal 2011 collabora come veterinario libero professionista in diverse cliniche ed ambulatori veterinari di Milano e Provincia svolgendo prevalentemente attività di chirurgia dei tessuti molli, medicina interna, riproduzione e fecondazione artificiale , terapia d’urgenza, clinica e chirurgia degli animali esotici e alimentazione

Anestesia su animali

La Clinica Veterinaria Certosa utilizza strumentazione e tecniche all'avanguardia relativamente all'anestesia sia di cani e gatti che animali non convenzionali. La gran parte dei proprietari di animali nutre timori riguardo l'anestesia dei propri beniamini non conoscendo le tecniche anestesiologiche attuali che se praticate garantiscono il successo degli interventi chirurgici senza alcun tipo di pericolo.

  • I tumori della mammella nel cane e nel gatto: novità diagnostiche

    I tumori mammari del cane e del gatto rappresentano il terzo gruppo più diffuso tra i tumori di queste specie animali. 

    Nella gatta il 90% sono forme maligne con prognosi infausta a differenza della specie canina dove le forme maligne sono di poco superiori a quelle benigne. In ambedue le specie animali la sterilizzazione precoce si è dimostrata in grado di diminuire fortemente l’incidenza dei tumori mammari, che è risaputo sono legati all'attività degli ormoni ovarici. 

    Nel cane il tumore maligno più rappresentato a carico della mammella è il carcinoma complesso mentre nella gatta è il carcinoma tubulo papillare semplice con metastasi più frequenti. Il trattamento d’elezione è ancora il trattamento chirurgico mediante mastectomia. Le probabilità di successo sono legate alla precocità di intervento e quindi alla dimensione del tumore asportato. Se si tratta di piccoli noduli inferiori al centimetro di diametro l’asportazione del singolo nodulo con il relativo esame istologico, in caso si riveli un tumore benigno o maligno allo stadio iniziale, può evitare la mastectomia dell’intera fila mammaria. È molto utile che il proprietario identifichi precocemente qualsiasi nodulo mediante palpazione (è sufficiente accarezzare frequentemente il proprio amico a quattro zampe) e sottoporlo al parere del proprio veterinario evitando di dover asportare masse di grandi dimensioni con chirurgie molto invasive e con maggiore probabilità di una prognosi sfavorevole.

    In ogni caso l’esame istologico è obbligatorio come primo passo dopo la chirurgia per la classificazione del tumore. 

    L’esame citologico, in fase iniziale, rispetto a quello istologico non è sempre diagnostico; viceversa ha valore se fatto sui linfonodi regionali per valutare le metastasi o se effettuato nei pressi delle cicatrici di precedenti mastectomie per valutare le recidive, inoltre nella cagna avendo una prevalenza di tumori mammari misti, cioè composti da forme maligne e benigne, è facile con la sola citologia sottostimare le forme maligne. 

    Nella gatta al contrario della cagna i tumori mammari sono forme monomorfe più simili a quelle della donna (quindi maligne o benigne, non miste) per cui l’esame citologico ha più valore. 

    Con l’esame istologico si stabiliscono i margini della escissione chirurgica che ha un alto valore prognostico, infatti: se i margini sono puliti da cellule tumorali, i vasi non presentano emboli neoplastici e i linfonodi non presentano cellule maligne più difficilmente si presenteranno delle recidive. L’esame istologico è quindi il primo passo dopo la chirurgia per classificare il tumore. Attualmente sono disponibili ulteriori sistemi di indagine istologica che possono aiutare a classificare meglio il tumore come in campo umano dove l’obiettivo è quello di porre in essere le terapie più adeguate che sono possibili solo proseguendo con la valutazione del grado, dello stadio istologico e della classificazione fenotipica del tumore. 

    Recenti studi hanno dimostrato che la cagna ha caratteristiche comuni alle neoplasie ormone-dipendenti della donna, viceversa la gatta può essere un modello per le neoplasie ormone-indipendenti della donna, con la possibilità di applicare gli stessi modelli terapeutici per la donna a queste specie animali. 

    In sostanza è buona norma non sottovalutare qualsiasi tipo di nodulo compaia sul corpo del nostro beniamino perché una diagnosi precoce potrebbe salvargli la vita!

Telefonaci per informazioni sugli interventi veterinari che svolgiamo

Chiama ora
Share by: